A favore delle persone e della privacy
Parlare aiuta...

siamo all'ascolto nel rispetto dell'anonimato

Cerco aiuto

Salve, sono un ragazzo di 16 anni scrivo qui per cercare aiuto: nella mia vita sono sempre stato preso di mira dai miei compagni per via dei miei disagi e delle mie debolezze, sono stato e lo sono ancora vittima di bullismo sia fisico che verbale da quando frequentavo le scuole elementari, ora faccio il terzo superiore e i miei compagni continuano ad offendermi, ad insultarmi, a rispondermi male e ad odiarmi senza motivo, quando mi avvicino a loro mi cacciano sempre, mi fanno sempre credere che non valgo nulla solo che a differenza degli anni scorsi non arrivano a menarmi perche stanno sotto controllo dai prof perche avevo denunciato il fatto.

Quest'anno per me è devastante, a differenza degli anni scorsi sono molto piu chiuso, piu ansioso, piu timido non riesco piu difendermi o a dare la risposta giusta e a volte non guardo in faccia le persone quando parlo, non ho piu fiducia in me stesso, non riesco piu a socializzare, mi faccio mille paranoie su tutto, mi faccio tanti pensieri negativi che non riesco a liberarmene, temo molto il giudizio degli altri ho una costante paura di essere giudicato, mi sento sempre inferiore agli altri, forse tutto questo dipende da tutte le delusioni che ho avuto in passato perche negli anni scorsi tutte queste fobie non ce l'avevo e avevo un po piu di fiducia in me stesso adesso la mia autostima è calata a 0. Non ho piu autostima e mi disprezzo sempre per come sono, sia dall'aspetto che di carattere. Quando sto a scuola mi viene sempre l'ansia ancora vengo preso in giro o vengo insultato e non so dare la risposta giusta, non ho mai la risposta pronta e sono senza idee e di poche parole. Poi quando parlo con un mio compagno di classe mi capita spesso che mi viene l'ansia o tremo. Spesso arrossisco, cosa che prima non non succedeva. In poche parole non faccio una vita serena, penso sempre alla vita che fanno tutti gli altri ragazzi della mia eta e io ci resto male e soffro, li invidio, vorrei molto cambiare ma non ci riesco, ho fatto 2 sedute dallo psicologo ma non e servito a niente sono sempre lo stesso anche perchè non riesco più di tanto ad aprirmi con lui e a dire tutti i miei problemi. Penso sempre al suicidio e sono autolesionista. Mi taglio con le lamette, il suicidio la vedo come una via di fuga da tutti i miei problemi ma non ho il coraggio di compiere il gesto proprio per non far soffrire i miei, ma se le cose peggiorano credo proprio di riuscire a compiere il gesto perche cosi non posso continuare a vivere. Con i miei non parlo dei miei problemi per vergogna e per non farli soffrire ancora di più. Penso sempre di essere un peso per loro, di averli delusi. Loro meriterebbero di meglio e mi incolpo sempre per questo. Non ho nessuno scopo nella vita ne hobbi, ne passioni, nessun sogno. Su ogni cosa che faccio fallisco sempre e a scuola sono un disastro; non riesco piu a studiare.

Sto sempre chiuso in casa e non esco mai. Esco solo se devo andare a fare qualche servizio, i miei soffrono per questo anche perche non ho amici. Faccio uso di alcool tanto per non affrontare la vita o per sentirmi diverso, e i miei soffrono anche per questo, mi dispiace tanto averli delusi. Scrivo qui sperando di avere qualche aiuto, rispondete al piu presto e per favore aiutatemi, grazie per le risposte, vi auguro una buona serata.

Nota di Redazione:

Angelo, quello che vivi tu è il segno dei tempi. PArlane apertamente con i tuoi genitori, cerca un insegnante più sensibile degli altri ed apriti, ma soprattutto, se già hai compiuto il primo passo, sei andato da uno psicologo, apriti con lui. Fagli leggere quello che hai scritto qui. Un grido di aiuto così chiaro e forte non può passare in sordina. Fai qualcosa per te, ma soprattutto non pensare che i tuoi genitori possano essere delusi date. Un genitore ama a prescindere. Chiedi loro di starti vicino e uscirai da questo tunnel. Non preoccuparti degli altri tuoi compegni, la stupidità ma soprattutto la paura di non essere accettati li fà agire così. Hanno bisogno del branco. Tu sei un solitario, potresti diventare il leader di te stesso. LAvora su questo, ma soprattutto chiedi aiuto ai tuoi genitori. Sono loro quelli che possono essere la chiave del tuo successo.

Una cosa su cui riflettere

Ci piacerebbe, dopo che hai letto questa storia, autentica, come tutte le altre, inserita da chi stà in qualche maniera soffrendo, che tu riflettessi sulla tua vita, su cosa ti crea tanto dolore, se anche tu stai provando dolore, e che provassi a pensare che forse il motivo che te lo provoca non è poi così reale. Non cercare l'approvazione degli altri ma cerca la serenità in te stesso. L'uomo ha bisogno di pochissime cose. Può vivere serenamente seguendo poche piccole regole. Aiutare gli altri, dare senza aspettarsi niente, non frequentare chi non ci capisce, non prevaricare nessuno, non cercare l'approvazione di nessuno.

Se stai bene tu staranno bene anche le persone che ti stanno vicine, quelle che ti vogliono veramente bene e a cui tu ne vuoi a tua volta. Se stai male tu, gli altri fuggiranno. In pochi sono disposti a investire tempo per il tuo benessere. Il nostro intento iniziale era di poter allestire un centralino di ascolto ma non ci siamo riusciti. La nostra speranza è che dando la possibilità a tutti di lasciare le proprie storie, chi legge lo faccia per ascoltare gli altri e ne traggia giovamento confrontandosi, non giudicando. Vorremmo stimolare in chi legge la comprensione del dolore. Noi tutti, uomini e donne, cerchiamo gentilezza e comprensione, e noi vogliamo sia dare che ricevere questa condizione dell'animo.