ansia e panico

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Pensieri

Ciao. Sono Daniel, ho 27 anni.

Soffro di ansia e attacchi di panico che negli anni ho imparato a controllare e a conviverci. Sono una persona riservata, poco socievole, molto ironico, mi piace scherzare sulle cose serie e prendere sul serio ciò che non lo è. Credo nel destino, immagino più per pigrizia, perché così non devo fare nulla tanto è già scritto. Credo nell'amore vero e in valori dimenticati. Non ho ancora un lavoro ma spero presto di risolvere nonostante io odi lavorare. Sono un notturno, amo la notte e odio rinunciarci. Domani ad esempio devo alzarmi prestissimo, e lo odio.

Scrivo romanzi fin da piccolo ma ormai è tantissimo che non riesco più a scrivere. Ricordo quasi tutti i sogni che faccio, e molti sono incubi, credo perché amo i film horror e li guardo sempre. La notte cado in un turbinio tremendo di pensieri che mi paralizza e fa avere sensi di colpa, a volte pianti profondi e silenziosi, e tristezza. Credo che ogni anima nasca a metà e ne serva un altra per completarsi a vicenda, per questo vorrei una donna che mi completasse, da amare, essere amato. Se non dovessi trovare chi credo e sento sia destinata a me, accetterò il fatto di non averla potuta avere in questa vita, ma non voglio accontentarmi.

Non voglio finire come quegli uomini di mezza età che dicono ti amo a tutte pur di trovare una compagna e colmare la solitudine. Preferisco la solitudine e la tristezza ad un qualcosa di finto. Il fatto di credere nell'anima gemella alza tanto le mie pretese e mi ferma in certe situazioni. Ma è così. Io credo esista e finché non sarò certo di trovarla non mi accontenterò. C'è tanto altro da raccontare, ma ho un film su Netflix che spero di riuscire a vedere in pace senza fottermi nei pensieri. Sarà di nuovo una notte lunga, insonne fino alle soglia dell'alba. Spero che tu che stai leggendo faccia un sorriso che mi arrivi fin qui. Ciao

Una cosa su cui riflettere

Ci piacerebbe, dopo che hai letto questa storia, autentica, come tutte le altre, inserita da chi stà in qualche maniera soffrendo, che tu riflettessi sulla tua vita, su cosa ti crea tanto dolore, se anche tu stai provando dolore, e che provassi a pensare che forse il motivo che te lo provoca non è poi così reale. Non cercare l'approvazione degli altri ma cerca la serenità in te stesso. L'uomo ha bisogno di pochissime cose. Può vivere serenamente seguendo poche piccole regole. Aiutare gli altri, dare senza aspettarsi niente, non frequentare chi non ci capisce, non prevaricare nessuno, non cercare l'approvazione di nessuno.

Se stai bene tu staranno bene anche le persone che ti stanno vicine, quelle che ti vogliono veramente bene e a cui tu ne vuoi a tua volta. Se stai male tu, gli altri fuggiranno. In pochi sono disposti a investire tempo per il tuo benessere. Il nostro intento iniziale era di poter allestire un centralino di ascolto ma non ci siamo riusciti. La nostra speranza è che dando la possibilità a tutti di lasciare le proprie storie, chi legge lo faccia per ascoltare gli altri e ne traggia giovamento confrontandosi, non giudicando. Vorremmo stimolare in chi legge la comprensione del dolore. Noi tutti, uomini e donne, cerchiamo gentilezza e comprensione, e noi vogliamo sia dare che ricevere questa condizione dell'animo.